APPUNTI DI GEOLOGIA REGIONALE a cura del Prof. Raimondo Catalano Download PDF |
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Nota
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11.3.3 - Paleogeografia ed ambienti Triassici |
Dopo l’orogenesi Varisica, l’Atlantico centrale e le aree del Mediterraneo occidentale divennero parte di un’unica massa continentale; di quest’area non sono conosciuti resti di alcuna crosta oceanica pre-Jurassica ed i depositi permo-triassici sono principalmente continentali con episodiche incursioni di mare basso. Comunque, verso est, la configurazione precedente la deriva, mostra una vasta baia a forma di cuneo di Panthalassa nello spazio tra l’Asia e l’Arabia, con vasti mari marginali che raggiungevano l’area mediterranea. Quest’area oceanica è stata chiamata Paleotetide (Laubscher e Bernoulli, 1977) per distinguerla dall’oceano formatisi nel Giura-Cretaceo-inf.; la sua successiva scomparsa i una zona di sutura che si estende dalle Pontine attraverso l’Iran fino all’Asia centrale, è strettamente collegata all’apertura avvenuta nel (Trias sup.-Giura sup.) della Tetide giurassica-cretacica e alla deriva verso nord dei frammenti del continente Gondwana. Similarmente la scomparsa della Tetide Mesozoica è legata all’apertura dell’Oceano Indiano e alla deriva verso nord dell’India (fig. A). Le figg. D e E mostrano le ricostruzioni palinspastiche dell’area Atlantico Mediterranea nel Trias sup. Durante il Permiano ed il Trias, i mari marginali della Paleotetide raggiunsero sia ad ovest sia a nord, l’Africa e la Sicilia. Durante il Trias inf., la rapida trasgressione proveniente da Est di un mare epineritico, riportò condizioni marine sopra molta parte dell’area mediterranea fino alle zone interne del Riff e della Cordigliera Betica. Fig. D Fig. E |