APPUNTI DI GEOLOGIA REGIONALE a cura del Prof. Raimondo Catalano Download PDF |
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Nota
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09.3 - IL BLOCCO IONICO |
Il
Blocco posto a Est della Scarpata di Sicilia-Malta tra il Golfo della Sirte e
la Calabria ionica, corrisponde alla zona batimetricamente più profonda; la
scarpata continentale infatti si abbassa gradualmente dalla costa libica a
profondità di oltre 4.000 m. |
09.3.1 - Bacino abissale ionico |
È il
residuo di un vecchio bacino giurassico a crosta estremamente assottigliata con
spessori da 10 a 15 km e con intrusioni dal Mantello superiore, la parte
centrale dell' area si è oceanizzata durante l'apertura della Neotetide. Al di
sopra della crosta è presente una potente successione sedimentaria (6-8 km)
post-Giurassica inferiore
formata in parte da sedimenti carbonatici mesozoici (2.0Q0-4.000 m) e in parte
terrigeni del Miocene superiore-Quaternario. A NO le sequenze sono interessate
da una serie di thrust che costituiscono la fascia più recente dell'Arco
calabro (fìgg, 9.19-9.20). |
09.3.2 - Arco calabro |
L'Arco
calabro raccorda il fronte dell'Appennino meridionale con il fronte della
catena maghrebide dal Golfo di Taranto al Golfo di Catania. È
un'area intensamente deformata dal Neogene in poi e corrisponde ad una zona di embricazione
tettonica legata a un prisma di accrezione in atto in cui il Bacino abissale ionico
sottoscorre verso NO l'Arco calabro-peloritano e il Mar Tirreno. Il piano di
scorrimento basale, generalmente poco inclinato, è posto alla fronte dell'arco
entro le evaporiti messiniane e si approfondisce verso NO, sino a tagliare il
Mesozoico e il basamento. Il
fronte dell'arco e, all'interno dell'arco stesso, la fronte dei maggiori thrust
è caratterizzata da scivolamenti
gravitativi con formazione di melange. Sull'arco calabro si sviluppano, a partire
dal Tortoniano, due bacini maggiori: il Bacino di Crotone e il Bacino di
Spanivento, in strutture tipo graben allungate parallelamente alla costa calabra. Durante
il Pliocene-Quaternario le principali componenti di traslazione hanno ruotato
da una iniziale direzione Sud-Nord a una direzione SO-NE determinando lo
sottoscorrimento dello Ionio al di sotto dell'Arco egeo, una riduzione della
dimensione dell' Arco calabro per la riduzione della lunghezza
della corda dell'arco oltre a una maggiore inclinazione del piano di
scorrimento basale sui lati SO e NE. Nel
Golfo di Taranto sono presenti i tre principali domini dell' Appennino
meridionale: la catena, l'avanfossa e l'avampaese. La
catena è costituita dall 'Arco calabro, l' avanfossa, quasi rettilinea, è posta
in prosecuzione verso
Sud dell'Avanfossa bradanica e l'avampaese è rappresentato dal Blocco apulo. La
messa in posto delle coltri appenniniche qui si arresta al Pliocene medio
quando il fronte delle coltri si viene a trovare a contano, dopo il colmamento
della Fossa bradanica, con l'avampaese. Dal Pliocene medio l'area è interessata
da tettonica distensiva. |