APPUNTI DI GEOLOGIA REGIONALE a cura del Prof. Raimondo Catalano |
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Nota
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09.2.4 - Bacini di Pantelleria, Linosa e Malta-Medina |
La zona
centrale del Blocco pelagiano, indicata anche come Canale di Sicilia s.s.,è
un'unità geografica più profonda rispetto i plateau adiacenti (oltre 500 m)
nella quale sono intagliati tre bacini allungati da NO verso SE, i bacini di Pantelleria.
Linosa e Malta-Medina, di cui quest'ultimo è il maggiore; oltre a due isole, Pantelleria
e Linosa. Le fasi
distensive mioceniche colpiscono in particolare le zone centrali del Blocco
pelagiano con sistemi di faglie distensive di notevole rigetto associate a
formare strutture a graben e horst. I
movimenti distensivi sono generalmente accompagnali da tilting dei blocchi
posti ai lati e da una notevole attività magmatica con vulcani affioranti nell'
Isola di Pantelleria e di Linosa. Il
Bacino di Pantelleria all'isobata dei 1.000 m è lungo circa un centinaio di
chilometri e largo mediamente 30 km. È profondo oltre 1.300 m e all'estremità
occidentale è chiuso dall'Isola di Pantelleria. che è la parte visibile di un
maestoso edificio vulcanico paragonabile all'Etna. Infatti esso si eleva quasi
2.000 m dalla piana abissale con un diametro alla base di circa 20 km; le
vulcaniti sono costituite da basalti alcalini quaternari. In
corrispondenza delle depressioni si osserva un assottigliamento crostale con
spessori inferiori ai 20 km. Per queste fosse viene ipotizzato un processo di
rifting associato a tettonica trascorrente (trastensiva) che avrebbe consentito
la formazione di bacini pull –apart. |