APPUNTI DI GEOLOGIA REGIONALE a cura del Prof. Raimondo Catalano


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INDICE
Nota

  06.3.2 - Appennino Centro-Settentrionale: Unità Interne.

Negli Appennini Settentrionali le unità “interne” (falde Liguridi e Subliguridi) affiorano vastamente, sia come falde o olistostromi intercalati dentro il flysch e successivamente dentro depositi tardo orogenici (molasse).

Talvolta esse raggiunsero l’avanfossa come frane gravitative e attraverso diverse fasi, (frana di Val Marecchia e dell’Aventino – Sangro).

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fig. 6.9 – Carta strutturale dell’Appennino settentrionale con le relative sezioni.


F

Fig. 6.10

 

fig. 6.11

 

fig. 6.12



   06.3.2.1 - Unità di Canetolo o Alberese (Subliguride)

Secondo alcuni autori essi corrispondono alle unità Sicilidi degli Appennini meridionali (Ogniben, 1969). Una diversa opinione è espressa da Elter e Scandone (1980) che correlano le Sicilidi degli Appennini meridionali con il cosiddetto Flysch ad Elmintoidi delle Liguridi interne. Le sequenze non sono sempre complete, mancano di livelli giurassici e consistono di argilliti e sabbie (Cretaceo sup. (?) – Eocene) passanti verso l’alto a sabbie e conglomerati di età Terziario inf. (spessore totale da poche decine ad alcune centinaia di metri). La posizione originale delle unità dell’ Alberese è ritenuta intermedia tra le Liguridi e i domini della Falda Toscana. La messa in posto sopra la falda Toscana è ascrivibile all’Oligocene sup. (?) – Aquitaniano (Miocene medio?).



   06.3.2.2 - Unità Liguridi

Sono generalmente divise in Liguridi “esterne” (strutturalmente inferiori) e “interne” (strutturalmente più alte) separate dalle ofioliti della catena del Bracco (Elter, 1972, 1973).

Le Liguridi esterne si estendono dall’ipotetica ruga Insubrica (sensu geosinclinale), che divideva il dominio Liguride dai domini Subliguride (o Canetolo o Alberese) e Toscano, fino alla catena del Bracco. Essi sono costituiti da un “complesso basale” di età Giura sup. – Cretaceo sup., che passa a un flysch calcareo di età Cretaceo sup. – Paleocene. Il “complesso basale” è composto (dal basso verso l’alto) dalle seguenti formazioni:

- Diaspri e Calcari a Calpionelle (Malm – Cretaceo inf.) che hanno uno spessore ridotto e sono presenti soltanto nella zona più interna.

- Brecce con frammenti calcarei (derivanti soltanto dal Calcare a Calpionelle) e olistoliti ofiolitici, ricoperti da depositi Cretaceo – Paleocenici (Sabbie della formazione di Pontolo, Sabbie Casanova e così via).

- Le Liguridi sono stratigraficamente ricoperte da depositi terrigeni (Fm di Ranzano – Bismantova) che derivano da apporti sedimentari prodottisi durante il loro trasporto tettonico.

Le Liguridi interne hanno una sequenza in parte simile a quella delle Liguridi esterne:

- Radiolariti (“Diaspri”) e calcari a Calpionelle (Malm – Cretaceo inf.).

- Argille intercalate con calcari silicei (o “Palombini”) e con sabbie di età Titonico – Albiano (?).

- Argille di Val Lavagna (marne siltose con livelli arenaci e argille varicolori con livelli di olistostromi derivati dalla “Catena del Bracco”), di età Albiano (?) – Senoniano.

Altri depositi seguono, verso l’alto, (flysch di M. Antola, Argille del Passo di Bracco) nell’intervallo Cretaceo sup. - Paleocene. Lo spessore medio delle Liguridi Interne è di 2600-3000 metri. L’unità carbonatica dei Calcari a Calpionelle, mostra caratteri peculiari rispetto alla Maiolica Toscana ed Umbra; essa è principalmente costituita da marne.



   06.3.2.3 - Unità del Bracco (U.S.S.)

Questa unità strutturale (e paleogeografica) è costituita principalmente da ofioliti (serpentiniti, gabbri e diabasi) e dalla loro copertura sedimentaria che include “Diaspri”, “Calcari a Calpionelle”, “Argille Palombini” etc.

Le Ofioliti del Bracco (Liguridi) sono tettonicamente intercalate tra le Liguridi interne ed esterne e sono interpretate come parte di una catena oceanica originariamente situata tra i Domini Liguridi. Le Ofioliti Liguri sono caratterizzate da un metamorfismo molto debole o quasi assente, in contrasto con le ofioliti “Piemontesi”, che possono essere interessate da un vario grado di metamorfismo di alta pressione/bassa temperatura.

Mentre le ultime sono interpretate come relative ad un fondo oceanico in subduzione, le unità Liguridi sono state messe in relazione ad un fondo oceanico relativamente stabile, che si trovava tra le fosse e il margine continentale interno. L’eventuale sovrapposizione tettonica delle due unità ofiolitiche (Liguridi su quelle Piemontesi) è stata attribuita ad alcuni processi di sovrascorrimento lungo la parete interna della fossa nella prima fase di subduzione (Giurassico sup. ? – Cretaceo inf.).