APPUNTI DI GEOLOGIA REGIONALE a cura del Prof. Raimondo Catalano


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INDICE
Nota

06.1 - CARATTERISTICHE STRUTTURALI

 

 

fig. 6.1 – Fronte Appenninico con l’Avanfossa (Modello Strutturale d’Italia).

 

Gli Appennini mostrano una struttura a falde che è molto simile a quella siciliana. Nei 4 settori distinti (Campania - Lucania e Lazio – Abruzzi che formano gli Appennini meridionali, Umbria – Marche – gli Appennini centrali e Liguria – Toscana, che formano gli Appennini settentrionali) affiorano diverse unità stratigrafico-strutturali (fig. 6.1 – 6.2). Queste ultime si continuano al di sotto della Pianura Padana (fig. 6.2). Alcune delle Unità stratigrafiche, appartengono ai domini interni (“oceanici” o “quasi oceanici”) e si trovano nella posizione strutturale più alta nella pila delle falde. Le falde interne sono conosciute sia negli Appennini Meridionali che Settentrionali (Falde Liguridi e Sicilidi di Ogniben 1969) e, anche se furono originate come falde già durante il Cretaceo superiore-/Terziario inferiore, esse hanno raggiunto l’attuale posizione tettonica durante il Terziario superiore. Le unità stratigrafico-strutturali sono state spesso divise durante la loro deformazione da faglie trascorrenti e successivamente spostate da faglie normali nello stadio di sollevamento, individuando così singoli blocchi cinematici. L'avanpaese è affiorante soltanto negli Appennini Meridionali (Apulia), mentre nel Nord è sepolto nel Mare Adriatico. Sezioni sismiche (Colombi et al. 1973, Cassinis et a., 2000) mostrano sotto il lato Tirrenico della Penisola (Toscana, Campania, Calabria) delle inversioni di velocità (fig. 6.4) nella parte media ed inferiore della crosta che indicano una complessa tettonica compressiva anche a grande profondità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


fig. 6.2 – Principali settori dell’Appennino e limiti di confine.


 

 

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fig. 6.3

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
fig. 6.4


 

fig. 6.5- Comparazione tra le successioni affioranti nell’Appennino settentrionale e meridionale.

 

fig. 6.6 -  Stratigrafia del settore centro – settentrionale dell’Appennino.