Corso di Geologia

Argomento: Processi e Prodotti Geologici


INDICE


  6.3.8 - Gessi
Il gesso è una roccia costituita totalmente o quasi dal minerale gesso, CaSO4· 2H2O. Oltre ai gessi di origine evaporitica, esistono anche dei gessi di sedimentazione meccanica, gessi clastici.I gessi sono facilmente soggetti ad essere sciolti dalle acque circolanti nelle rocce, ad essere ridepositati, nello stesso posto o ad una certa distanza, e ricristallizzati con un aspetto diverso da quello originale. Distinguiamo perciò dei gessi primari, che mostrano ancora l'aspetto che avevano al momento della sedimentazione, e dei gessi secondari, profondamente modificati. Si distinguono gesso balatino e gesso macrocristallino o selenite.

   6.3.8.1 - Gesso balatino
E' una laminite gessosa, si presenta cioè in straterelli sottilissimi, dello spessore fra 1-5 mm, con una media attorno ai 2,2-2,3 mm. Gli straterelli sono separati l'uno dall'altro da un velo di pelite marnosa (argilla con un certo tenore di carbonato di calcio). Si ritiene che ogni lamina rappresenti il prodotto di una sedimentazione stagionale, quindi contando il numero delle lamine sovrapposte è possibile risalire al numero di anni che sono stati impiegati per formare un certo deposito di gesso balatino. Le singole lamine sono costituite da un accumulo di piccolissimi cristalli di gesso formatisi a pelo d'acqua. Poiché l'evaporazione raggiunge un massimo nella stagione secca e un minimo, o addirittura si arresta, nella stagione piovosa, la formazione di strati sottili di gesso si verifica con un ritmo annuale.
Questo tipo di gesso si forma per la crescita sul fondo di cristalli di gesso. I cristalli che si presentano regolarmente geminati a ferro di lancia, crescono verticalmente sul fondo con la punta rivolta verso il basso, gli uni paralleli agli altri, strettamente aderenti. Se le condizioni favorevoli alla crescita si mantengono per lungo tempo, allora i cristalli possono raggiungere grandi dimensioni, dell'ordine del metro. I cristalli sono formati da gesso limpido, con sfaldatura facilissima, di colore vagamente azzurrognolo, talora però colorato in bruno per la presenza di sostanze bituminose. Talora gli spazi tra un cristallo e l'altro sono occupati da deboli quantità di pelite marnosa.