Corso di Geologia

Argomento: Processi e Prodotti Geologici


INDICE


5.1 - DENUDAMENTO

Il denudamento è il processo di smantellamento di rocce di varia natura sulla superficie terrestre e si esplica attraverso :

  • Degradazione meteorica o Alterazione superficiale (weathering)
  • Erosione


  5.1.1 - Degradazione meteorica

E’ il processo di alterazione delle rocce della superficie terrestre per l’azione del vento, della pioggia e del ghiaccio.

Definiamo come degradazione meteorica l’alterazione chimica e la frantumazione meccanica di rocce in seguito all’esposizione all’atmosfera e/o all’acqua e/o a sostanze organiche. L’effetto più importante dell’alterazione chimica è il frazionamento del materiale di origine; nel seguente esempio il granito (materiale di origine) viene separato in 3 frazioni principali corrispondenti ai prodotti di erosione.

Infatti l’alterazione chimica è preponderante quando l’acqua è presente in fase liquida; così essa non è sviluppata nei deserti caldi (dove l’evaporazione supera la precipitazione) o nelle zone glaciali (dove l’acqua è allo stato solido). L’esempio del granito riportato sotto è stato semplificato poiché in realtà in realtà l’alterazione chimica in genere attraversa due stadi prima quello alcalino e poi quello acido. Lo stadio acido si determina in seguito alla frantumazione di materiale organico dopo la colonizzazione del materiale alterato (il suolo) da parte delle piante.

Il comportamento dei diversi elementi che costituiscono i minerali silicatici dipende dai cambiamenti di pH. Durante la fase alcalina ioni K+, Na+, Ca+2, SO4-2- vengono rimossi in soluzione lasciando il suolo arricchito in Si, Fe, Al. Quando l’ambiente diventa acido la frantumazione dei silicati continua, in questo caso gli idrossidi di Al e Fe che possono migrare per un breve tratto, riprecipiteranno se le condizioni diventeranno leggermente alcaline.

La migrazione e deposito  porta spesso a concentrazioni di questi elementi che producono terreni ricchi di Fe (lateriti) o di Al o croste di Al (bauxite). Questi depositi residuali sono caratteristici dei climi tropicali dove sia le abbondanti precipitazioni sia le alte temperature assicurano una rapida alterazione chimica in condizioni acide. Se le condizioni acide del weathering sono provocate dalla frantumazione di materiale vegetale, è chiaro che le più antiche bauxiti devono essersi formate almeno contemporaneamente alla prima apparizione delle piante. In aggiunta all’erosione chimica delle rocce nell’area di origine si può anche verificare l’alterazione (weathering) meccanica.

L’alterazione meccanica o la frattura fisica di rocce in situ può essere prodotta dall’espansione e contrazione termica dovuta alle temperature del giorno e della notte; questo tipo di alterazione meccanica è tipica dei deserti, mentre nei nostri climi la forma più comune di weathering meccanico è la frantumazione a causa del gelo. Questo tipo di alterazione meccanica è causato dall’aumento di volume (circa il 9%) dell’acqua nei pori delle rocce, prodotto dall’espansione dell’ H2O che si trasforma in ghiaccio. La tremenda pressione esercitata fa letteralmente scoppiare la roccia riducendola in brandelli.



  5.1.2 - Erosione

Insieme ai lenti processi di degradazione meteorica che disgregano e alterano gli affioramenti rocciosi, riducendoli in frammenti litici e argille, prendono avvio altri meccanismi di erosione e trasporto dei materiali, che danno vita ai multiformi aspetti topografici e morfologici della Terra. I movimenti di massa, come le frane, intaccano marcatamente i versanti montuosi ed, insieme ad altri agenti erosivi, determinano il modellamento dei rilievi. Le forme e le pendenze dei rilievi sono strettamente legati agli agenti erosivi che vi hanno operato e vi operano, quali ad esempio, l’acqua, il ghiaccio o il vento, che agiscono tutti in contrasto con le forze tettoniche, cui va imputato l’innalzamento dei rilievi. L’evoluzione del paesaggio è determinata dalla tendiura alla compensazione, nel corso del tempo, tra i fenomeni di sollevamento e quelli di erosione.