Corso di Geologia

Argomento: Processi e Prodotti Geologici


INDICE


6.3.7.1 - Evaporiti marine
L'acqua marina contiene in media il 35‰ di sali, vale a dire che in un litro di acqua marina si trovano 35 grammi di sali. Di questi 27 sono rappresentate da cloruro di sodio, 4 da cloruro di magnesio, gli altri 4 da vari solfati, sali doppi, etc.; il carbonato di calcio è sotto il grammo.Se facciamo evaporare dell'acqua marina, man mano che il volume diminuisce precipitano per primi i sali meno solubili, e via via gli altri in ordine inverso alla solubilità. Si è constatato sperimentalmente che quando il volume è ridotto a metà precipitano il carbonato di calcio e gli eventuali ossidi di ferro, quando il volume è ridotto a 1/5 comincia a precipitare il gesso, quando il volume è ridotto a 1/10 il salgemma, quindi, a concentrazioni anche più elevate, gli altri sali. Se facessimo evaporare una colonna di acqua marina alta 1.000 metri, troveremmo alla fine sul fondo 16 metri di sale.Come spiegare allora gli spessori imponenti che si trovano in natura di calcari evaporitici, di gessi (diverse centinaia di metri), di salgemma? Evidentemente non si può ricorrere alla evaporazione di bacini profondi centinaia di chilometri. Bisogna pensare ad altre soluzioni. Sono stati individuati in tempi recenti vari modelli di deposizione; tra questi quello della barra è tra i più significativi.

Nell'evaporazione dell'acqua marina il primo sale a precipitare, benché in quantitativi minimi, è il carbonato doppio di calcio e di magnesio, detto dolomite. Le dolomie evaporitiche sono piuttosto rare, e di solito la dolomite compare piuttosto allo stato di impurezza entro i calcari evaporitici. Dolomie evaporitiche risalenti alla importante fase evaporitica del Messiniano (Miocene superiore) sono state incontrate da perforazioni sottomarine sul fondo del Mare di Alboran (Mediterraneo occidentale, immediatamente all'interno dello stretto di Gibilterra). Più frequenti sono i calcari evaporitici. In Sicilia ne è frequente un tipo particolare che appare come un calcare con strati estremamente sottili (i singoli strati hanno spessore inferiore al millimetro: si tratta quindi di una "laminite"), duro e di colore grigio. Talvolta vi si trovano delle cavità a forma di cubo, lasciate da cristalli di salgemma, prima inglobati dentro il calcare e successivamente disciolti. Per l'eventuale presenza di zolfo il calcare evaporitico è anche indicato in Sicilia con il nome di calcare solfifero.