Corso di Geologia

Argomento: Stratigrafia


INDICE


13.4 - IL RUOLO DELL’APPORTO SEDIMENTARIO

Le variazioni dello spazio di accomodamento per la sedimentazione esprimono l’interazione tra la ciclicità degli apporti sedimentari e le variazioni relative del livello del mare. I loro rapporti si traducono nella progradazione o nella retrogradazione delle facies costiere.

Nella figura 8 tratta da Weller (1960), vengono rappresentati cinque modelli (fig. 59 a-e), che esprimono le relazioni tra facies, tasso di sedimentazione e livello relativo del mare. In ogni modello al tempo zero la linea di costa è localizzata esattamente nel punto di riferimento considerato.

Il primo modello (fig. 59a) illustra condizioni di stazionarietà del livello del mare; la stasi relativa si verifica quando il livello marino e la sottostante superficie deposizionale sono stazionari o quando entrambi si alzano o si abbassano con la stessa velocità.

In questo caso, in condizioni di sufficiente apporto sedimentario, i sedimenti non potendo accumularsi al di sopra del livello di base, progradano verso mare. La superficie superiore delle unità è rappresentata da una superficie di non-deposizione e le relazioni geometriche tra gli strati clinostratificati e tale superficie sono relazioni di top-lap.

 

Figura  59a - Gli schemi pubblicati da Weller nel 1960, illustrano con estrema chiarezza le relazioni tra sedimentazione e posizione relativa del livello del mare. Lo schema raffigurato illustra in particolare lo sviluppo di una progradazione delle facies costiere in condizioni di stazionarietà (o stasi) del livello marino relativo.

 

Il secondo modello (fig. 59 b) illustra un evento di abbassamento relativo del livello del mare, che può verificarsi a) durante un abbassamento eustatico del livello del mare, mentre la superficie deposizionale rimane stazionaria o si abbassa più lentamente del livello marino stesso; b) mentre il livello eustatico si mantiene stazionario ma la superficie deposizionale si innalza; c)durante una fase di innalzamento eustatico ma mentre la superficie deposizionale si innalza più velocemente del livello marino.

 

Figura 59b – Progressivo abbassamento relativo del livello marino e regressione forzata della facies costiere.

 

In questo caso, il progressivo abbassamento del livello marino relativo provoca una “regressione erosiva o regressione forzata” delle facies costiere ed è accompagnato da un’intensa erosione dei depositi costieri e marini, che emergono gradualmente.

Gli altri tre modelli (fig. 59c – e) mostrano come incidano i tassi dell’apporto sedimentario durante una fase di innalzamento relativo del livello del mare. Se i tassi di sedimentazione sono sufficientemente elevati (fig. 59 c) da compensare la graduale creazione di spazio d’accomodamento, le facies costiere sono in grado di superare il progressivo innalzamento del livello marino relativo e la linea di costa può progradare.

 

Figura 59 c - Lo schema illustra lo sviluppo di una progradazione delle facies costiere in condizioni di risalita del livello marino relativo.

 

 

Se fossero semplicemente in grado di compensare il progressivo innalzamento del livello di base, si svilupperebbero condizioni di stazionarietà (fig. 59d).

 

 

 

Figura 59 d - Lo schema illustra lo sviluppo di una aggradazione delle facies costiere in condizioni di risalita del livello marino relativo.

 

 

Se il tasso degli apporti sedimentari fosse basso o decisamente inferiore al progressivo aumento dello spazio d’accomodamento, in tale situazione la linea di costa potrebbe solamente migrare verso terra, inducendo una retrogradazione delle facies costiere (fig. 59 e).

 

 

Figura 59e – Sviluppo di una retrogradazione delle facies costiere.