Corso di Geologia

Argomento: Stratigrafia


INDICE


  04.4.1 - Distinzione tra diastemi e discontinuità stratigrafiche

Come intuì James Hutton, una discontinuità stratigrafica implica una modificazione complessiva delle modalità della sedimentazione, indotte da variazioni regionali dal livello di base o dai processi erosivi, a meno che le successioni non sono state precedentemente deformate o siano soggette a metamorfismo. I diastemi rappresentano, al contrario, piccole interruzioni del ritmo normale della sedimentazione.

La distinzione è simile a quella tra regime e fase o tra clima e tempo. Le fasi del regime fluviale cambiano quotidianamente, stagionalmente ed annualmente, ma se non intervengono modificazioni sostanziali della piovosità media annua, o della distribuzione stagionale delle precipitazioni o nella morfologia del bacino idrografico, queste non sono altro che fluttuazioni minori all’interno della tendenza generale del regime.

L’insieme di queste variazioni costituisce il regime complessivo, che cambia completamente solo se intervengono delle modificazioni tali da alterare l’insieme delle fluttuazioni minori.

I diastemi corrispondono a brevi interruzioni indotte dalle fluttuazioni minori, mentre le discontinuità stratigrafiche corrispondono a rilevanti modificazioni del regime.

Questa diversità può essere riconosciuta in tutti gli ambienti sedimentari: naturalmente esistono innumerevoli casi limite in cui non si può fare una distinzione così netta ed inequivocabile ma d’altro canto è innegabile che esistono due tipi d’interruzioni del record sedimentario, gerarchicamente differenti e innescate da fenomeni differenti