07.2.1 - Ruolo del Basamento Cristallino nelle Catene
Nel quadro
dello sviluppo delle zone orogeniche e del concetto di megasutura, va
approfondito il ruolo del basamento cristallino. Come si sa il basamento
cristallino delle zone piegate non si comporta, durante i processi orogenici,
come parte di una litosfera rigida. Conseguentemente è utile distinguere i
settori litosferici relativamente più rigidi da quelli in cui il basamento è
stato rimobilizzato ed è andato soggetto a metamorfismo regionale o si è
scagliato in blocchi poi sovrascorsi o ruotati da movimenti complessi di
trascorrenza. In base a questa distinzione il basamento che costituisce il
pendio monoclinalico regionale (v. più avanti) sul quale giacciono pieghe e
falde superficiali delle zone esterne di catena, corrisponde sicuramente alla
litosfera rigida. Le zone più interne, rimobilizzate e metamorfosate e le
scaglie minori di basamento (Terreni), coinvolte durante il processo orogenico,
corrispondono invece alla litosfera superiore rimobilizzata. Le ricostruzioni
della tettonica a zolle che sono basate sulle analisi paleomagnetiche e
stratigrafiche di aree localizzate in un orogeno vanno necessariamente
confrontate e riferite alle aree cratomche che sono adiacenti alle catene. In
questo contesto, per individuare con certezza i blocchi originali da utilizzare
nelle ricostruzioni della tettonica a zolle, è necessario mappa- re le aree
delle masse continentali relitte, pre-mesozoiche e pre-cambriane. I limiti dei
differenti blocchi originari sono mostrati in fig. 95a per l’inizio del
Paleozoico e in fig. 95b per l’inizio del Mesozoico (in Bally et al.,1985). La
presenza di relitti di basamento pre-cambriano e paleozoico nelle catene
formatesi successivamente sottolinea ancora di più il carattere ensialico
dell’orogenesi.