Corso di Geologia

Argomento: TETTONICA GLOBALE


INDICE


06.3 - FASE DI SEPARAZIONE CONTINENTALE

Il processo  iniziale che porta alla lacerazione dell’originaria massa continentale è poco conosciuto. Sono ben documentate le manifestazioni fisiche del processo ma non sono chiari i meccanismi del sottostante “motore”.

Alcuni ricercatori pensano che la formazione di un rift sia da collegare con l’esistenza di punti caldi profondi nel mantello che produrrebbero larghi inarcamenti di origine termica della crosta. La crosta di queste zone inarcate viene ridotta in sistemi trilaterali di graben che più tardi diventeranno giunzioni triple tra le zolle litosferiche. Cloos (1939) anticipò questo concetto che negli anni recenti è stato poi sviluppato in maniera dettagliata da Burke e Dewey (1973), Hoffman et al., (1974) e Burke (1977).

D’altro canto sono pure noti i processi di separazione che si sviluppano senza sostanziale inarcamento; ma in entrambi i casi, nella fase più avanzata il rifting può spesso abortire, instaurandosi così una subsidenza regionale quando il sistema comincerà a raffreddarsi (vedi il caso del Mare del Nord).

Se il processo di separazione continua si può giungere alla formazione di un proto-oceano nel suo stadio giovanile (tipo Mar Rosso) che a sua volta può diventare proseguendo l’espansione, un oceano completo.

Esiste una vasta letteratura sui processi di separazione e relativa distensione della litosfera continentale che in superficie appare collegata alla presenza di valori molto alti del flusso di calore. La semplice constatazione che gli stessi rift formatisi su crosta oceanica tagliano anche la litosfera continentale, come ad esempio in Africa orientale, suggerisce che l’astenosfera sottostante continenti ed oceani deve giocare un ruolo importante nel rendere possibile l’assottigliamento della litosfera.