Corso di Geologia

Argomento: TETTONICA GLOBALE


INDICE


  05.3.3 - Margini conservativi

La direzione del movimento di ciascuna delle zolle è parallela al margine; per cui lungo il margine non si verificano praticamente processi di convergenza o divergenza. Le faglie trasformi sono manifestazioni dei margini conservativi quando si trovano a connettere margini divergenti e convergenti.

 

Fig.67

 

 

  

Fig.68

 

Le registrazioni del primo impulso d’onda dimostrano che i movimenti dei margini di zolla sono generalmente determinati da uno dei tre meccanismi di sovrascorrimento, di distensione e di trascorrenza che può agire su particolari segmenti. I margini di zolla continentale, diversamente da quelli oceanici sono molto più estesi e meno definiti. Lungo un margine di zolla si possono verificare tutti i meccanismi focali ma è sempre uno o la combinazione di due meccanismi a predominare. La distribuzione degli epicentri nei margini di zolla indica l’esistenza di una fascia relativamente ristretta caratterizzata da terremoti con meccanismi focali profondi. I modelli termodinamici elaborati per la terra prevedono che la deformazione per fratture dovrebbe cessare a profondità di circa 30–50 Km. Poiché vengono registrati terremoti anche a profondità di 650 – 700 Km, sorge il problema di conciliare i modelli con l’esistenza di materiali rigidi capaci di fratturarsi a queste profondità così grandi. Vengono generalmente offerti due ordini di spiegazioni:

 

 Ø il gradiente geotermico determinato per la terra non è corretto;

 Ø esiste qualche meccanismo fisico capace di trasferire crosta rigida a profondità notevoli. Lo sviluppo della teoria della tettonica a zolle ha ammesso la possibilità di un tale meccanismo.