Corso di Geologia

Argomento: TETTONICA GLOBALE


INDICE


04.1 - SISMICITÀ DELLA TERRA

La distribuzione  degli epicentri dei terremoti mostra un andamento singolarmente sistematico nel quadro generale della sismicità della Terra e definisce i limiti delle zolle litosferiche.

 I margini di zolla continentale, diversamente da quelli oceanici, sono molto più estesi e meno ben definiti.

Le registrazioni del primo impulso d’onda dimostrano che i movimenti dei margini di zolla sono generalmente determinati da uno  dei tre meccanismi di sovrascorrimenti, di movimento obliquo e di trascorrenza che può agire su particolari segmenti.  Lungo un margine di zolla si possono verificare tutti i meccanismi  focali ma è sempre uno o la combinazione di due meccanismi a predominare. La distribuzione degli epicentri nei margini di zolla indica l’esistenza di una fascia relativamente ristretta caratterizzata da terremoti con meccanismi focali profondi.

I modelli termodinamici elaborati per la Terra prevedono che la deformazione per frattura  dovrebbe cessare a profondità di circa 30-50 km. Poiché vengono registrati terremoti anche a profondità di 650-700 km, sorge il problema di conciliare i modelli con l’esistenza di materiali rigidi capaci di fratturarsi a queste profondità così grandi. Vengono generalmente offerti due ordini di spiegazioni:

 

 ·         il gradiente geotermico determinato per la Terra non è corretto;

 ·         esiste qualche meccanismo fisico capace di trasferire crosta rigida a profondità notevoli.

 

Lo sviluppo della teoria della tettonica delle zolle ha  ammesso la possibilità di un tale meccanismo.