Corso di Geologia

Argomento: TETTONICA GLOBALE


INDICE


02.5 - ESPANDIMENTO DEI FONDI OCEANICI. LA GEOPOESIA

Intorno al 1960 l’attenzione di molti ricercatori si era concentrata sui bacini oceanici e sulle loro caratteristiche più che sui continenti. In questo nuovo quadro venne formulata l’ipotesi della espansione dei fondi oceanici da H. Hess di Princeton (Fig. 16). In un lavoro scientifico dal titolo “Storia dei bacini Oceanici” presentato oralmente nel 1960 e pubblicato nel 1962, Hess propose che le grandi strutture dei fondi oceanici fossero originate da un processo di convezione all’interno della terra solida (fig. 16). Il magma fuso fuoriuscirebbe dall’interno della terra lungo le dorsali medioceaniche creando nuovo fondale oceanico quest’ultimo tende ad allontanarsi dalla cresta della dorsale attiva e successivamente sprofonda nelle profonde fosse oceaniche.

  

Fig. 16

 

Le dorsali oceaniche corrispondono al ramo di risalita di cella convettiva (Fig. 14a).

La zona di frattura (Rift valley) prodottasi in superficie in corrispondenza del ramo risalente della cella di convezione non continua a crescere (a estendersi) durante il processo di espandimento perché la lava che risale alla superficie solidifica, formando nuovo fondo oceanico, che a sua volta viene spinto lateralmente dal ramo convettivo risalente. La Deriva dei Continenti veniva così riconsiderata da Hess come una diretta conseguenza delle correnti convettive.

Diversi modelli precedenti della Deriva dei Continenti indicavano che i continenti si muovevano sul materiale costituito da un orizzonte simatico (rocce basiche) che poteva equipararsi al materiale costituente il fondo oceanico.

Nel modello di Hess, invece i continenti vengono trasportati passivamente dalle correnti convettive come se si trovassero su un nastro trasportatore. Se guardiamo la Fig. 14b troviamo un’analogia di questo processo quando consideriamo un liquido piuttosto denso che bolle nella pentola e sviluppa una schiuma che galleggia in superficie.

L’azione delle celle convettive, illustrata in Fig. 15 trasporterà la schiuma superficiale lontana dalla zona centrale verso i margini più freddi della pentola dove si produce il ramo discendente della cella convettiva. La schiuma non affonda perché è troppo leggera e tende a galleggiare.

Le celle convettive all’interno della Terra hanno rami discendenti e risalenti proprio come il liquido della pentola della Fig. citata.

La registrazione di continue inversioni di polarità prodotte dal campo magnetico poteva infatti prodursi su porzioni di fondo marino prograssivamente generato da un processo simile a quallo previsto nel 1960 da Hess.

Hess aveva proposto che proprio nei siti dove le celle convettive convergevano con movimenti discendenti, il fondo oceanico più antico (prima formatosi) e che era stato allontanato lateralmente dal processo di espandimento tendeva ad essere spinto verso il basso all’interno della Terra lungo i rami discendenti della cella.

Queste regioni corrispondevano come già detto alle  fosse oceaniche che bordano gli archi di isole e alcuni margini continentali (soprattutto nel Pacifico).

In questo modo il fondo oceanico potrebbe essere rigenerato completamente nell’arco di tempo di 200 o 300 milioni di anni. Era questa la premessa alla complessa teoria della tettonica delle zolle.